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BABA SISSOKO
Musiche e strumenti dall'Africa occidentale
Nato nel Mali, discendente da una dinastia di "Griottes", figure erranti assimilabili ai vecchi cantastorie Siciliani, che detengono e tramandano il sapere, le tradizioni, la storia e la cultura locali, inizia la sua carriera suonando le "Tamani" accompagnando suo nonno nei viaggi da "Griot". Successivamente entra a far parte dell’Assemblea Musicale del Mali come suonatore di Ngoni e Tamani. Con l’Assemblea partecipa a diverse tournée in Europa e negli Stati Uniti. Tour europei sono stati effettuati anche con Kanja Kuiate e Ami Koita, con il quale incide anche quattro dischi. Nel 1991 fonda il gruppo Taman Kan con cui effettua un tour in Africa. Nel 1993 entra a far parte nel gruppo di Habib Koite e Bamada con i quali vince il concorso indetto da Radio France International, "Découverte 93". La sua peculiare natura di polistrumentista e l’estrema sensibilità verso altre forme di espressione musicale non strettamente legate al mondo africano lo portano, in breve tempo, a collaborare con vere e proprie superstar quali Sting, Santana, The Wailers, Yossou N’Dour, Salif Keita ed altri ancora. Nel 1999 in Italia incide il secondo CD "Djiana", partecipa a diverse trasmissioni di "RadioRai", effettua concerti e svolge, come docente, seminari per conto dell’Università degli studi della Calabria e l’Istituto V. Bellini di Catania.
Come si è detto Baba Sissoko appartiene a una famosa dinastia di Griot, che non sono solo musicisti e cantastorie, ma rappresentano il legame della gente con la tradizione e gli antenati. E si costruiscono gli strumenti da soli, con una perizia incredibile: jambee e balaphon, tamany, ngoni, kamalèngoni, kalebas (zucca africana), balaphon e tamburi vari, strumenti dai nomi musicali e struggenti. Baba è anche un innovatore, e ha modificato alcuni suoi strumenti a corda con l’applicazione di microfoni e amplificazione, creando così degli strumenti tradizionali elettrici e ha sistemato sul manico degli stessi strumenti delle chiavi in metallo anziché in legno, per facilitarne l’accordatura. Questo lascia sgomenti: ogni suo gesto, ogni sua scelta musicale pare di una spontaneità bambina e, invece, è frutto di anni di esperienza e riflessione.
Baba SISSOKO: ngoni, kamalongonì, chitarra acustica, tamani, percussioni voce,
Abou DJBOU: chitarra acustica
Sourakhata DIOUBATE: balafon, kalebas, percussioni
Visita la pagina di Baba Sissoko sul sito della Valigia dei Suoni
Apri PDF Torna all'elencoCome si è detto Baba Sissoko appartiene a una famosa dinastia di Griot, che non sono solo musicisti e cantastorie, ma rappresentano il legame della gente con la tradizione e gli antenati. E si costruiscono gli strumenti da soli, con una perizia incredibile: jambee e balaphon, tamany, ngoni, kamalèngoni, kalebas (zucca africana), balaphon e tamburi vari, strumenti dai nomi musicali e struggenti. Baba è anche un innovatore, e ha modificato alcuni suoi strumenti a corda con l’applicazione di microfoni e amplificazione, creando così degli strumenti tradizionali elettrici e ha sistemato sul manico degli stessi strumenti delle chiavi in metallo anziché in legno, per facilitarne l’accordatura. Questo lascia sgomenti: ogni suo gesto, ogni sua scelta musicale pare di una spontaneità bambina e, invece, è frutto di anni di esperienza e riflessione.
Baba SISSOKO: ngoni, kamalongonì, chitarra acustica, tamani, percussioni voce,
Abou DJBOU: chitarra acustica
Sourakhata DIOUBATE: balafon, kalebas, percussioni
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